Laboratori di psicofotografia

PROGETTO IDENTITÀ ADOLESCENTE
Potenziare la consapevolezza di se stessi e prevenire i comportamenti antisociali attraverso la psico-fotografia

Questo progetto nasce dalla collaborazione dell’Associazione A.R.P. e della
fotografa Valentina Colombo con il Comune di Milano
L’adolescenza rappresenta il passaggio della crescita di un individuo che precede l’età adulta. Per questa ragione è fondamentale, in questo periodo della vita, poter valorizzare e dare forma ad un senso di sé e ad una progettualità della propria esperienza che permettano di definire la propria identità e chi si vuole essere “da grandi”.
La cornice storico-culturale attuale pone come naturale un modello del “tutto e subito” e per un adolescente può diventare ancora più complesso gestire le diverse fasi del proprio processo evolutivo portando più facilmente ad assentarsi dalla dimensione dell’essereper concentrarsi maggiormente su quella dell’apparireper definire se stessi e la propria identità.
Questa dimensione, più incentrata sull’immagine esteriore, rischia di favorire una mancanza di consapevolezza su se stessi, sul proprio comportamento e sull’effetto delle proprie azioni nella relazione con gli altri creando il terreno fertile per un senso di smarrimento che può essere veicolato con maggiore facilità in condotte definite “a rischio”.

In questo senso il progetto si propone di approfondire le tematiche connesse alla manifestazione del comportamento quando legato alla relazione intersoggettiva tra persone di uno stesso gruppo. La macchina fotografica diventa oggetto di mediazione per esprimere un’emozione, per trasformare in immagini ciò che si prova in un dato momento e per rappresentare visivamente un’esperienza.
 
Attraverso un laboratorio appositamente studiato la fotografia rappresenta lo strumento attraverso il quale aiutare i ragazzi a percorrere un viaggio all’interno dei propri pensieri, dei propri desideri, delle proprie paure e speranze. Rendere visibile qualcosa di impalpabile, può far sembrare tutto molto più chiaro. Come disse Henri Cartier-Bresson: “Fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere”.
Il progetto ha quindi l’obiettivo di guidare i partecipanti ad un utilizzo della macchina fotografica che consenta di essere inter-attivi e di utilizzare l’immagine come metafora per l’esplorazione di sé e del rapporto con altre persone, nelle diverse situazioni relazionali cui i ragazzi partecipano quotidianamente e in cui rischiano di verificarsi comportamenti e atteggiamenti disfunzionali e fonte di disagio.
Questo progetto si sviluppa attraverso quattro incontri della durata di due ore ciascuno che sono co-condotti da una fotografa e da uno psicologo con esperienza nel lavoro con gli adolescenti e i giovani e con il supporto di una psicologa in formazione.
Stefano Oriani, psicologo e psicoterapeuta http://www.arpmilano.it/staff-member/stefano-oriani/
Valentina Colombo, fotografa (www.valentinacolombo.it)

Il progetto si rivolge ai ragazzi delle scuole superiori di Milano e provincia.

Gli incontri si svolgono presso lo spazio InformaGiovani (via dogana 2) https://web.comune.milano.it/wps/portal/ist/st/Pagine_Giovani/giovani+e+arte

e ha ottenuto un finanziamento da parte Comune di Milano che ne ha resa possibile la realizzazione.